Associazione Italiana Psichiatri
Un saluto ai nostri amici di AipsiMed. Ci auguriamo che le news siano di Suo interesse

Polo d'eccellenza per la cura dei disturbi psichici a rischio chiusura

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L'Asl Napoli 1 vorrebbe chiudere il reparto di psichiatria del Monaldi, a causa della carenza di personale nel Dipartimento di Salute Mentale di Napoli.
Restano incomprensibili i motivi di una decisione scellerata e assurda che tenta inutilmente di risolvere il problema della carenza di personale in altri Spdc e Csm (resa pi� grave dalle imminenti ferie) con la chiusura del Spdc del Monaldi, "spalmando" cos� il personale in altri Spdc.
E' curioso, infatti, come, anzich� tagliare gli enormi sprechi generati dalla pletora di personale che dorme nei centri di salute mentale, si taglino i posti letto ospedalieri, al fine di recuperare personale, nel vano e inutile tentativo di chiudere un pozzo senza fondo.
E tutto ci� in aperta violazione sia del Piano Ospedaliero della regione Campania (decreto n. 49 pubblicato sul BURC del 29 settembre 2010) che prevede il SPDC con 8 posti letto nel Monaldi e fa obbligo alla ASL di stipulare la ormai famosa convenzione che regoli le forniture di farmaci e manutenzione del reparto, sia del Piano Sanitario regionale 2011 - 2012 (BURC del 27 maggio 2011) che riorganizza l'assistenza psichiatrica mediante un potenziamento degli SPDC esistenti, lo svolgimento da parte del 118 dell'urgenza psichiatrica, s� da ottenere una contrazione della spesa ed una riallocazione di risorse in aree carenti.
Per quanti sforzi si possano fare non si riesce a cogliere una logica.
Dunque non si possono che fare ipotesi: la violenza delle caste sindacali e politiche che proteggono gli interessi di alcuni, o lotte di potere.
Di tutto questo ne fanno le spese sempre i soliti pazienti, i lavoratori onesti, i cittadini tutti costretti a sostenere tali scellerati sprechi economici.
Ma vediamo la storia del reparto di psichiatria del Monaldi che da quattro anni a questa parte, ogni mese circa, si vede piombare addosso la minaccia di chiusura per i pi� svariati motivi. (continua)

Dopo quasi un anno torno a scrivere in questo portale. Premetto: mio fratello � affetto da schizofrenia e rifiuta le cure. Gi� la situazione in questo periodo era molto precaria, gli � stata fatta obbligatoriamente una puntura (non ricordo il nome del medicinale) circa 30 giorni fa, la scorsa settimana doveva farne un'altra, come proseguimento della terapia, ma l'ha rifiutata; i medici del centro di igiene mentale (provincia di caserta) gli hanno prescritto delle pillole, da prendere quotidianamente, senza effetti collaterali, fidandosi della sua promessa SOLENNE relativa al fatto che le avrebbe prese, e insistendo con noi familiari su quanto quelle pillole costassero (300 euro l'una), "sapete in America quanto vi sarebbe venuto a costare un nostro intervento? 10000 €!" ...noi ne spenderemmo anche 20000 se servisse a qualcosa... ma, va bene, facciamo finta di niente... Le pillole sono state prese dalla farmacia il giorno dopo, mio padre gliele ha portate e la risposta � stata "Queste a me non servono". Ricordate la promessa solenne? ma andiamo avanti... Facciamo un salto avanti di circa 10 da quell'episodio, trascurando i dettagli sugli appuntamenti presi dal centro di igiene mentale per controllare il paziente non rispettati (veniamo gioved�, ah no oggi non � possibilei, passate voi - ai familiari - domani et similia). Domenica mattina. Con mia madre vado a casa di mio padre e mio fratello, come tutte le domeniche, per dare una mano con i lavori domestici, provare a vedere se con noi mio fratello parla (in questo periodo ha preso in odio il padre e non gli rivolgeva la parola se non per rispondere a monosillabi o per offenderlo). La mattinata inizia gi� male, mio fratello ci provoca in continuazione, chiede di fare un prestito per lui di 10000 euro... di nuovo? cifra ricorrente!!), dice che per colpa nostra lui non trova lavoro (perch� � un tecnico informatico, e qui lavoro non ce n'�, lui senza pc non pu� lavorare [ha un portatile, ha il portatile di mio padre, ha rotto un pc, e ha un pc comprato di recente per lui da mio padre] etc etc. Dopo pranzo, per motivi futili (non ho spento il televisore come mi aveva chiesto), me lo sono visto venire incontro, ho cercato di allontanarlo allungando le mani (183 cm vs 163 cm), lui mi ha dato un calcio, io idem e fortunatamente � intervenuta mia madre e lo ci ha separati. La sua versione al 112 "mia sorella e mia madre mi hanno preso a calci e pugni, devono essere ricoverate" chiamate ad un amico avvocato per denunciare AGGRESSIONI DOMESTICHE, etc etc"; abbiamo chiamato anche noi il 118. Dalle 15:30 alle 16:30 circa infermieri, medici gli hanno parlato e "va bene, prima era violento ma ora � calmo, � lucido, non � possibile un ricovero..." e la solita solfa che da 5, dico CINQUE, anni ci sentiamo ripetere. Stranamente tutti dicono che mio fratello � molto intelligente, colto, astuto etc (e non lo metto in dubbio), ma nessuno ha ancora capito che mio fratello ormai sa perfettamente come rispondere ai medici... vabb�, soprassediamo anche su questo. Quasi se ne stavano andando fino a che mia madre non ha iniziato a chiedere i nomi di chi era intervenuto perch� volevamo rendere nota la vincenda tramite internet. E allora sono partite le telefonate per vedere se c'erano gli estremi per un tso. Arriva un'altra squadra di carabinieri, finalmente (in tutto sono passate 3-4 ore) lo portano in ambulanza all'ospedale dicendoci che lo avrebbero ricoverato e poi si doveva cercare una casa di cura. Intanto ci chiedono di portare degli indumenti. Mio padre va l�, con la valigia, ma lo fanno aspettare fuori perch� mio fratello aveva detto che se avesse visto un familiare lo avrebbe ucciso. Ok... resta in sala d'aspetto, e dopo ore di attesa, chiede ad un medico che passava se poteva avere notizie "ma come... lei � ancora qui? il ragazzo � stato portato a casa...". Verso l1:30 di notte torna a casa, trova mio fratello con gli infermieri, calmo e tranquillo. Appena gli infermieri vanno via, prende una mazza di ferro urlando contro mio padre dove fosse il suo cellulare, e gettando per strada gli abiti che erano nella valigia. Mio padre torna all'ospedale per parlare con il medico che lo aveva dimesso, il quale ovviamente era andato a casa, ma per telefono gli dice che sapeva che c'era un familiare, ma non gli avevano detto dove fosse e quindi non aveva potuto avere il quadro completo della situazione, dell'aggressivit� della giornata e altre scuse del genere. (per� che voleva uccidere i familiari lo sapeva mi pare..) soprassediamo ancora? si... da quando � tornato a casa, mio fratello continua a chiamare me e mia madre, offendendo, dicendo parolacce, dicendo che se ci azzardiamo a farci vedere da lui ci uccide, che per colpa nostra lui sta male e dobbiamo crepare, e altre simpatiche frasi di questo tipo. Mio padre in mattinata presto va al cim per parlare con i medici prima che vadano in giro per altri casi, gli spiega la situazione, chiamiamo anche noi, vado dai carabinieri per denunciare mio fratello per le telefonate minatorie (ma non c'era il maresciallo... e non tanto per denunciarlo ovviamente, quanto per smuovere un po' la situazione). I medici del centro verso le 14 vanno da lui, gli parlano e dicono che all'ospedale hanno fatto una grande caz*** a dimetterlo, che nelle condizioni in cui sta � necessario il ricovero, che mio padre deve allontanarsi da casa perch� senn� fa una brutta fine e che in serata lo avrebbero ricoverato presso un ospedale (dalla sera prima stanno cercando posti perch� in provincia di caserta non ce ne sono). Intanto bisogna aspettare che il responsabile del cim arrivi di nuovo al centro, alle 17. Mio padre per "bloccarlo" si avvia per essere anche lui alle 17 al cim, ma fa un incidente per strada (64 anni, malato di parkinson, diabete e una notte passata per strada dato che, dopo la sprangra di ferro, � stato chiuso fuori). Morale della favola, i medici del centro vanno di nuovo da mio fratello, tentano di fargli non so che puntura spacciandola per valium ma lui si accorge che il colore � diverso e non se la fa fare (...). E allora al telefono mi dicono che gli hanno lasciato de valium e che lui ha detto che lo avrebbe preso... Niente ricovero perch� non sono ancora riusciti a trovare un posto, forse domani. Morale della favola: Mio fratello a casa, mio padre all'ospedale, mia madre non manger� pi� finch� non si risolve qualcosa ai posteri l'ardua sentenzaParole chiave: schizofreniadisagio familiareLe domande dei lettori...�

 

Riproponiamo la lettera di una paziente che ad Ariano Irpino, alcuni mesi fa, si � visto negare l'intervento del 118. L'episodio, estremamente grave, � frutto della singolare "disorganizzazione" della gestione delle urgenze psichiatriche in Campania (voluta e mantenuta per ragioni politiche e clientelari, mal-celate dietro a discorsi demagogici sul "diritto alla salute"). Fortunatamente tale gestione va sempre pi� allineandosi a quanto disposto dalla legge sul 118 (non foss'altro per lo spreco di risorse enorme che comporta). Infatti alcuni mesi orsono anche ad Ariano Irpino sono state soppresse le reperibilit� psichiatriche territoriali e il 118 gestisce le urgenze sanitarie senza discriminazioni. Ci� � avvenuto fra mille polemiche innescate dalla sempre solita Cgil che rivendica il suo ruolo di casta e che sostiene che tale organizzazione avrebbe fatto aumentare i tso e intasare i pronto soccorso: nulla di pi� falso. Stesso scenario a Rieti, unica citt� in Italia insieme a Napoli a mantenere lo stesso sistema di gestione delle urgenze: da un mese il 118 gestisce le urgenze non discriminando i pazienti con disturbi psichici, ma ci� � stato fortemente ostacolato dalla Cgil. Del resto per le stesse ragioni politiche e clientelari furono alcuni ambienti della "sinistra" a ostacolare la chiusura dei manicomi e la famosa legge Basaglia fu scritta dal senatore ex-DC Bruno Orsini, anche per evitare il referendum proposto dai radicali. Segue la lettera della paziente alla quale manifestiamo tutta la nostra solidariet�: Sono una paziente del dipartimento di salute mentale della Asl Avellino 1. Ho una diagnosi di disturbo borderline di personalit�. Mi � capitato di chiamare il 118 di notte come facevo a Roma dove ho studiato, ma qui in Irpinia � tutto molto diverso. Infatti � successo che quelli del 118 mi dicono di chiamare al Cim, ma quelli del Cim quando mi taglio o mi faccio ancora pi� male che vengono a fare? Quando sono riuscita ad avere il 118 a casa comunque hanno chiamato il Cim e non mi hanno nemmeno parlato mentre aspettavamo lo psichiatra. Qualche mese fa mi � capitato di aspettare pi� di tre ore perch� in questa Asl lo psichiatra di notte � uno solo cio� lavora sia per i pazienti del Cim n.1 di Sant'Angelo dei Lombardi che per il Cim 2 di Ariano Irpino; quindi se io del Cim 1 chiamo ed � in servizio reperibile il dottore psichiatra del Cim 2, questo deve prima andare al suo Cim di appartenenza da casa sua, guidare la macchina di servizio fino all'altro Cim per prendere gli infermieri del Cim dove ho chiamato e poi partono per venire da me e lo psichiatra non mi conosce nemmeno. Vi chiedo: non mi possono accompagnare subito quelli del118 anche senza lo psichiatra? E se lo psichiatra fa un incidente? Il mio sangue scorre pi� lentamente? Se ho una crisi psichiatrica non possono lo stesso quelli del 118 aiutarmi? Non hanno fatto l'esame di psichiatria? Perch� le squadre di infermieri di psichiatria sono due e il dottore � uno? Gli altri infermieri dormono? Se mi accompagna il 118 quelli di psichiatria non sono pi� freschi al mattino e magari mi curano meglio e magari ho meno crisi e magari chiamo meno il 118? Sarebbe meglio chiamare il 118 con un altro numero ovvero 118 - 22 (i pazzi)= 96; perch� aiutano tutti meno noi? SIAMO DIVERSI? Parole chiave: Comunicati stampa shareShare on: ...�

 

Ecco la regolamentazione della gestione delle urgenze psichiatriche nella quasi totalit� delle regioni italiane, cos� come desunta dai rispettivi siti web istituzionali. Nella quasi totalit� dei casi per l'urgenza psichiatrica bisogna rivolgersi al 118. In alcuni casi � attiva una reperibilit� psichiatrica sull'ospedale di competenza in quanto il luogo "naturale" d'intervento urgente del medico psichiatra � il pronto soccorso. In altre realt� ci si pu� rivolgere per le urgenze ai Csm, ma solo negli orari di apertura. In un solo caso, Torino, c'� un'unit� operativa speciale, sempre attivabile tramite 118. Unico caso in Italia � l'Asl Napoli 1 dove esiste una sorta di doppione del 118, che genera confusione e ritardi: in ogni Csm (dove, si noti bene, non ci sono n� posti letto, n� pazienti ricoverati, n� mezzi e addestramento professionale per gestire le urgenze) ci sono dai 3 ai 5 infermieri in turno attivo, mentre, curiosamente, il medico � assente ed � reperibile. In teoria un paziente potrebbe rivolgersi al Csm, ma, per i motivi esposti, anche qui deve spesso necessariamente passare per il 118 (per una indispensabile diagnosi differenziale e per la rapidit� dell'intervento), mentre il medico � chiamato a svolgere una anomala "reperibilit� territoriale sostitutiva in emergenza" (distinta dalla reperibilit� ospedaliera integrativa) che per definizione � uno strumento che non pu� essere usato per far fronte alle ordinarie esigenze di servizio assistenziale, poich�, come in questo caso, causa enormi e pericolosi ritardi nell'intervento domiciliare. Seguono le varie organizzazioni delle gestioni delle urgenze, suddivise per regione:  1. Piemonte ASL n� 1: Urgenza psichiatrica - 118 - Il servizio � attivo 24 ore su 24. Si contatta telefonando alla centrale operativa 118. Il servizio � garantito solo per la citt� di Torino e mette a disposizione uno psichiatra e un infermiere professionale per gli interventi urgenti presso il domicilio degli utenti o presso strutture che ne facciano richiesta. http://www.asl1.to.it/start.php ASL n� 5: Gli interventi psichiatrici d'urgenza vengono effettuati presso il D.E.A. del Presidio Ospedaliero di Rivoli (24 h/24), e presso i Centri di Salute Mentale nelle fasce orarie di apertura al pubblico, con interventi medici e/o infermieristici, anche a domicilio. Fonte: http://www.asl5.piemonte.it/servizi/dip_ment.htm ASL n� 7: L'urgenza psichiatrica si svolge presso i Centri di Salute Mentale dal luned� al venerd� dalle ore 8.00 alle ore 20,00 e presso il DEA dell'Ospedale di Chivasso sulle 24 ore. Fonte: http://www.asl7.to.it ASL n� 9: Il Dipartimento di Salute Mentale risponde al problema dell'urgenza psichiatrica mediante un apposito servizio di pronta disponibilit� psichiatrica attivo 24 ore su 24 presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Ivrea. Inoltre gli ambulatori psichiatrici territoriali collaborano con il servizio di urgenza e con i medici di famiglia. In particolare nei casi in cui il medico di famiglia ne valuti la necessit�, gli ambulatori psichiatrici possono essere contattati negli orari di apertura per valutare e concordare la risposta pi� idonea all'urgenza psichiatrica che emerga sul territorio. Fonte: http://www.asl.ivrea.to.it/document.asp?codice=256122004&codType=2 ASL n� 12: Servizio di risposta all'urgenza presso il Dipartimento di Emergenza e Accettazione del Presidio Ospedaliero con uno psichiatra ed un infermiere in turno di Pronta Disponibilit�, in grado di intervenire, tutti i giorni 24 ore su 24, su richiesta del medico del Pronto Soccorso. Intervento urgente di uno psichiatra ed un infermiere di  turno entro 24 ore anche presso il domicilio del paziente, in casi di urgenza segnalati dal Medico di Famiglia, dal luned� al venerd� dalle 8.00 alle 20.00 e il sabato dalle 8.00 alle 16.00. Fonte: http://www.asl12.piemonte.it 2. Valle D'Aosta AUSL Valle D'Aosta: La Centrale Operativa "Valle d'Aosta Soccorso" assicura i seguenti servizi:... Servizio di urgenza psichiatrica. Fonte: http://www.ausl.vda.it 3. Lombardia Milano In caso di urgenza (sintomi psichiatrici acuti), i pazienti, i loro familiari, o chiunque ne avverta la necessit� possono rivolgersi per una consulenza ai numeri telefonici: - 039 2332278 (Spdc Monza , presso il nuovo ospedale San Gerardo di Monza) - 02 61765213 (Spdc di Cinisello Balsamo, presso l'ospedale Bassini). Lo psichiatra di guardia � in grado di fornire una consulenza telefonica agli operatori sanitari di primo livello (medici di base, guardia medica, pronto soccorso) in merito a un eventuale intervento operativo, comprese le procedure per accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori (Tso). Il luogo "naturale" d'intervento urgente del medico psichiatra � il pronto soccorso del nuovo ospedale San Gerardo, dove � attiva una guardia psichiatrica in grado di assicurare un'assistenza di 24 ore su 24 anche nei giorni festivi. All'ospedale Bassini di Cinisello Balsamo, di notte e nei festivi, lo psichiatra � reperibile su richiesta. Fonte: http://www.hsgerardo.org/index.aspx Brescia Il SPDC Svolge attivit� di Pronto soccorso psichiatrico, effettua consulenze ospedaliere, assicura l'emergenza notturna e la guardia psichiatrica attiva 24 h su 24. Fonte: http://www.spedalicivili.brescia.it/Dsm/index.htm 4. Liguria Genova Azienda Sanitaria Ligure n� 3: I poli ospedalieri sono in grado di rispondere all'urgenza psichiatrica 24 ore su 24 per tutti i giorni dell'anno tramite l'attivit� diurna del reparto e di una guardia psichiatrica notturna e festiva. Il Centro di Salute Mentale svolge attivit� psichiatrica ambulatoriale e domiciliare su un arco di 12 ore. Fonte: http://www.asl3.liguria.it/frameset.htm?http://www.asl3.liguria.it/servizi/14_sal_mentale/021402.htm 5. Emilia - Romagna Forli - Cesena ASL Cesena - Urgenze psichiatriche: Negli orari di chiusura del Centro Salute Mentale occorre rivolgersi al Pronto Soccorso, dove � attiva la consulenza psichiatrica o al Servizio di Guardia Medica. http://www.auslcesena.emr.it/Azienda/SaluteMentale/tabid/137/Default.aspx?codiceluogo=7141&codiceprestazione=124 Reggio Emilia AUSL Reggio Emilia: In casi di urgenza, negli orari di chiusura del Servizio, i cittadini possono rivolgersi al servizio di Continuit� Assistenziale (ex. Guardia Medica). E' possibile una Consulenza Psichiatrica per situazioni urgenti, durante la chiusura dei Centri di Salute Mentale, presso il Pronto Soccorso. Fonte: http://www.ausl.re.it/Home/Custom.aspx?ID=11 Ravenna AUSL Ravenna: negli orari di chiusura del Centro Salute Mentale occorre rivolgersi al Pronto Soccorso, dove � attiva la consulenza psichiatrica o al Servizio di Guardia Medica. Fonte: http://www.ausl.ra.it 6. Friuli - Venezia Giulia Pordenone ASS 6: Per gli interventi a carattere di urgenza va contattato il Centro di Salute Mentale in orario di apertura, altrimenti, il dipartimento di Emergenza dell'Ospedale Civile di Pordenone, il Pronto Soccorso dei presidi ospedalieri di San Vito al Tagliamento tel. 0434/8411, di Spilimbergo 0427/595595 o il 118. Fonte: http://www.ass6.sanita.fvg.it/ass6web/menu.asp?num=990 ASS 5: Centro Salute Mentale Di Palmanova: E' aperto 24 ore per 7 giorni alla settimana con disponibilit� di accoglienza notturna per 8 ospiti. Eroga prestazioni in regime di night-day hospital, di day hospital, ambulatoriale e territoriale. Lo scopo del 24 ore � di accogliere pazienti con psicopatologia sub-acuta ed acuta al fine di prevenire e trattare le crisi; inoltre, il 24 ore permette di limitare il numero e la durata dei ricoveri al SPDC garantendo la continuit� terapeutica e l'inserimento graduale dell'utente nell'abituale contesto di vita. Prestazioni urgenti: sono garantite, senza tempi d'attesa, nell'arco delle 24 ore e per sette giorni alla settimana a) telefonando o recandosi di persona ai Centri di Salute Mentale o al Pronto Soccorso negli orari di apertura al pubblico. b) rivolgendosi, in orari diversi, al 118. In questo caso il Medico di Guardia valuter� l'opportunit� di dare avvio alla reperibilit� psichiatrica (attiva su tutto il territorio del DSM solo sul Pronto Soccorso di Palmanova dalle 20.00 alle 8.00 dei giorni feriali, dalle 16.00 alle 20.00 e dalle 20.00 alle 8.00 il sabato, dalle 8.00 alle 20.00 e dalle 20.00 alle 8.00 la domenica ed i festivi). Nel caso in cui la prestazione urgente fosse richiesta da un utente non noto al Servizio, � preferibile che l'accesso avvenga su invio del Medico di Medicina Generale o della Guardia Medica. Fonte: http://www.ass5.sanita.fvg.it/dove/txt-csmpalma.htm 7. Trentino - Alto Adige Bolzano Azienda Sanitaria di Bolzano: In caso di necessit� in orario di chiusura del CSM ci si pu� rivolgere al proprio Medico di Medicina generale e di notte alla Guardia medica, i quali valutano la necessit� di invio al Pronto soccorso. http://www.sbbz.it/portal/it/s-psichiatrico-03.xml 8. Veneto Vicenza UNIT� LOCALE SOCIO-SANITARIA no 3 : Nel CSM di Bassano del Grappa e nel CSM di Asiago i tempi d'attesa per le urgenze sono diversificati secondo differenti criteri: urgenza assoluta: visita immediata; urgenza differibile: in giornata o il giorno dopo (24/48 ore): urgenza relativa: entro sette giorni. Nel caso di visita urgente al di fuori dell'orario di apertura del Centro di Salute Mentale, occorre rivolgersi al Pronto Soccorso dell'Ospedale Civile di Bassano o di Asiago. Fonte: http://www.aslbassano.it/sito/territorio/salute_mentale/salute_mentale.html Verona ULSS 20 Verona: Gli utenti possono rivolgersi al CSM dal luned� al venerd� dalle 8.00 alle 20.00 e il sabato dalle 8.00 alle 16.00. Il contatto con il 3� Servizio Psichiatrico avviene attraverso: - richiesta del paziente e/o dei suoi familiari, - richiesta del Medico di Medicina Generale o altra figura sanitaria, al numero tel. 047 8074440. - richiesta del Pronto Soccorso dell'Ospedale Policlinico, che pu� attivare la pronta reperibilit� psichiatrica 24/24 ore, - richiesta di altri Enti, Istituzioni e Servizi Sociali. http://www.ulss20.verona.it/showstr.php?codstr=338001&ar= 9. Lazio Frosinone DSM di Frosinone. Eroga prestazioni ambulatoriali, domiciliari, ospedaliere ed assicura l'urgenza psichiatrica diurna nei giorni feriali; nelle ore notturne e nei giorni festivi tale urgenza viene assicurata dal Servizio emergenza "118". Fonte: www.asl.fr.it/dipar/dipar_dsm.html Roma ASL Roma C In caso di emergenza, il cittadino in situazione di crisi: � Nelle dodici ore diurne dal luned� al venerd� ed il sabato mattina, pu� rivolgersi telefonicamente o di persona al Csm, in particolare quando � gi� seguito dal servizio. � 24 ore su 24 pu� anche recarsi direttamente presso le accettazioni degli ospedali S. Eugenio e S. Giovanni dove � sempre presente un medico psichiatra di guardia. � 24 ore su 24 pu� sempre telefonare direttamente al Servizio 118 L'accettazione ospedaliera, con uno psichiatra di guardia, � sempre aperta. Il Centro di Salute Mentale (Csm) effettua, per i cittadini abitanti nel proprio Municipio, interventi ambulatoriali e domiciliari, di norma, dal luned� al venerd� per 12 ore al giorno e il sabato mattina per 6 ore. Fonte: http://www.aslrmc.it/pls/aslrmc/ASL_ROMA_C.dipartimento?n_parent_id=61208&n_item_id=86222&numero_accessi=0&stato=='live'&v_procedura=dipartimento Viterbo DSM di Viterbo Ogni cittadino pu� rivolgersi direttamente ai Centri di Salute Mentale (CSM). Il CSM eroga le prestazioni e i servizi di "base": le visite, la prescrizione delle cure, le valutazioni medico-legali; risponde alle emergenze dalle 08,00 alle 20,00 di tutti i giorni fino al venerd�. Il sabato rispondono dalle 08,00 alle 14,00; negli altri giorni o in orari diversi da quelli previsti ci si pu� rivolgere al servizio di guardia medica o al servizio 118. http://www.asl.vt.it/SaluteMentale/DSM/Struttura/informazioni.php 10. Toscana Grosseto INTERVENTI URGENTI Gli utenti inseriti in programmi terapeutici e riabilitativi di lunga durata fruiscono di un servizio di emergenza diurno coordinato dalle �quipe territoriali durante i giorni feriali. I soggetti con condizioni urgenti segnalati dai medici di medicina generale possono essere valutati a domicilio assieme al medico curante. In tutti gli altri casi, gli interventi urgenti vengono valutati in consulenza presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Massa Marittima dove i pazienti possono recarsi direttamente o su attivazione del 118. Arezzo AUSL di Arezzo: N.B: sul sito istituzionale, fino a qualche anno fa, era riportata la seguente dicitura: "Le richieste urgenti, effettuate dal medico di famiglia, o dal medico di Continuit� Assistenziale o dell'Emergenza Territoriale ("118") o dal medico ospedaliero, sono effettuate d'urgenza mediante servizio di Pronta Disponibilit� e Reperibilit� Medico Psichiatrica che coprono 24h/24 per 7 gg./7". Attualmente si parla di una generica reperibilit� h 24 come indicato a questo link http://www.usl8.toscana.it/index.php/strutture-e-servizi/numeri-utili/589-elenco-uf-salute-mentale , ma nulla in merito alla gestione delle urgenze. 11. Umbria Perugia USL 2: Per le richieste di intervento urgente nelle ore di chiusura e nei giorni festivi � necessario rivolgersi al Servizio di Guardia Medica territoriale o di emergenza.http://www.ausl2.umbria.it/canale.asp?id=329 Terni ASL 4 di Terni: Per le emergenze o urgenze negli orari di chiusura del Servizio, � istituito da circa 15 anni il Servizio di Pronta Disponibilit� psichiatrica, attivata presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale Civile di Orvieto. Per le eventuali urgenze nel territorio si considera competente il Servizio di Guardia Medica Notturna e Festiva. Orario di apertura: dal lun al ven: dalle h 8,00 alle h 20,00; sab e prefestivi: dalle h 8,00 alle h 14,00; chiuso nei giorni festivi. Fonte: http://www.asl4.terni.it/azienda/servizi_dipartimentali/dip__salute_mentale/dip_sal_ment_serv_adult/sal_ment_orvieto/sal_ment_orvieto.htm 12. Abruzzo L'Aquila DSM L'Aquila: dal luned� al venerd� 8.00 - 20.00 il sabato 8.00 - 14.00. Nelle restanti ore funziona un servizio di reperibilit� psichiatrica presso l'Ospedale Civile San Salvatore dell'Aquila. Tel 0862/89552 http://sanitapo.regione.abruzzo.it/azienda/asl+laquila/dipartimenti/csm.htm 13. Puglia Bari Il compito della C.O. 118 � quello di attivare immediatamente le Forze dell'Ordine, se necessario, e successivamente organizzare l'intervento del mezzo di trasporto medicalizzato pi� idoneo ed avvertire il Pronto Soccorso territorialmente competente dell'arrivo del paziente psichiatrico. In ogni caso l ' ambulanza ( leggi il servizio ) del 118 deve garantire solo l ' aspetto sanitario e quindi per il tempo strettamente limitato a tale scopo, al fine di garantire l ' operativit� del mezzo per il soccorso primario del territorio competente. La valutazione psichiatrica in consulenza specialistica, viene effettuata: a) Dai sanitari del CSM competente territorialmente, presso il luogo dell ' urgenza oppure presso il presidio ospedaliero ( P.S. o altro reparto ospedaliero), solo negli orari di apertura del servizio stesso. b) Dai sanitari in servizio o reperibili presso il SPDC, negli orari di chiusura dei vari CTSM, una volta che il paziente � stato accompagnato presso il Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero, sede del SPDC. Il Servizio 118 della Ba/3 per una consulenza psichiatrica urgente, se ritenuto opportuno, deve fare sempre riferimento alle strutture operative del DSM Ba3, tenendo conto dell ' organizzazione funzionale attuale del DSM. a) I medici del CSM competente sul territorio dell ' urgenza psichiatrica, potranno, pertanto, nei propri orari di apertura, assicurare la loro consulenza presso il luogo dell ' urgenza psichiatrica o presso il PS del Presidio Ospedaliero di riferimento per il loro territorio ( pi� vicino). b) Negli orari di chiusura dei CSM, in alternativa, al P.S. per la possibile valutazione psichiatrica da parte dei sanitari in servizio o reperibili del SPDC. Non necessariamente l ' intervento sanitario del 118, come per il P.S., dovr� esitare nel ricovero ospedaliero in ambiente psichiatrico o in altro reparto di degenza. La valutazione psichiatrica, se richiesta, fornir� l ' utile supporto in merito. Considerata la casistica in crescendo di pazienti con Doppia Diagnosi (patologia psichiatrica e dipendenza da alcol, stupefacenti, farmaci) , gli interventi sanitari del 118 potranno richiedere l ' intervento specialistico non solo dello psichiatra ma anche dell ' internista e del medico del SERT. Il ricovero ospedaliero, dopo valutazione psichiatrica, ove necessario, potr� avvenire in ambiente psichiatrico, internistico o in osservazione presso lo stesso P.S.. Fonte: http://www.auslba3.it/articoli/dettagliarticoli.asp?Specifica=Urgenze%20Psichiatriche 14. Sardegna Cagliari ASL 8 Cagliari: Negli orari di chiusura dei C.S.M., per le urgenze psichiatriche � necessario rivolgersi al proprio medico curante o alla Guardia Medica. Fonte: http://www.asl8cagliari.it/carta_dei_servizi/CentroSaluteMentale/centro_salute_mentale.htm Parole chiave: Comunicati stampa shareShare on: ...�

 

La responsabilit� della possibile chiusura del reparto di psichiatria del Monaldi a Napoli, � di tutti quei soggetti infarciti di una ideologia folle che hanno di fatto negato l'esistenza della malattia, investendo le risorse per giocare a scacchi o portare i pazienti SANI al mare, creando i TERRICOMI FAMILARI. VERGOGNA! Fino a quando non andranno via i soggetti di Psichiatria democratica (ma perch� esiste Cardiologia Democratica?) la Campania sar� infestata da questa ideologia dominante di chiusura dei posti letto ospedalieri, ma di apertura di che cosa? Parole chiave: Lettere alla redazione shareShare on: ...�

 

E' stato un argomento pi� volte trattato su questo sito, ma crediamo utile ritornarci: si tratta della gestione delle urgenze psichiatriche, etilismo, alcune intossicazioni, nella citt� di Napoli. E' noto che la gestione di queste particolari urgenze fu affidata, in maniera del tutto disorganizzata (infermieri in servizio attivo e medico reperibile, privi di mezzi e addestramento) e per motivi clientelari, in un primo momento ai centri di salute mentale, salvo poi dover constatare gli enormi sprechi (poco pi� di un intervento al mese a fronte di un spesa di oltre un milione di euro al mese) e l'inefficienza di una tale organizzazione (enormi ritardi negli interventi che hanno causato seri danni ad alcuni pazienti e in qualche caso la vita). Per questa ragione negli ultimi anni, dopo quasi 20 anni dall'emanazione della legge nazionale prima e regionale poi, il 118 ha iniziato a gestire in quasi tutta la Campania (tranne Napoli) anche le urgenze codificate come: "C5": patologia di origine Psichiatrica; C7": Intossicazione; "C9": Patologia non identificata; "C0": Etilista. Oggi bisogna avere il coraggio di dirsi la verit�. Quando furono istituiti i centri di salute mentale gli infermieri non volevano andare a lavorarci perch� "non si facevano le notti" che, ovviamente, aumentano, gonfiano lo stipendio. Con la complicit� di politici e sindacati, Cgil in particolare (che � pi� potente e ha pi� iscritti) furono istituite le notti nei territori, con la falsa, ipocrita, demagogica giustificazione di "garantire assistenza h 24 ai pazienti". Oggi che si paventa la riorganizzazione del servizio notturno, alcuni infermieri, infatti, vogliono trasferirsi. Ci piace sottolineare che non si tratta di un discorso contro una categoria professionale indispensabile come quella degli infermieri, n� contro il 118, quanto piuttosto contro un sistema corrotto voluto da alcuni singoli  e che lo stesso discorso vale per la categoria dei medici, sempre per alcuni medici e non per tutti, sotto altri punti di vista. Ecco la legge: (Gazzetta Ufficiale n. 121 del 25/5/92, Serie Generale) - Il Ministro della Sanit�: Visto l'atto di indirizzo e coordinamento alle regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza, approvato con decreto del Presidente della Repubblica del 27 marzo 1992, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 76 del 31 marzo 1992; Visto l'art. 5, comma 1, del citato decreto presidenziale che demanda al Ministro della sanit� il compito di stabilire i criteri e i requisiti per la codificazione degli interventi di emergenza anche ai fini delle registrazioni necessarie per documentare le attivit� svolte e i soggetti interessati; Ritenuto di dover fissare gli elementi dell'intervento di emergenza da sottoporre, a cura delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, a codificazione uniforme, fatta salva la possibilit� di successivi aggiornamenti, in relazione anche allo sviluppo dei servizi di emergenza; Vista la legge 13 marzo 1958, n. 296;  Decreta Articolo 1 Per le finalit� di cui all'art. 5, comma 1, del decreto indicato in premessa, gli elementi dell'intervento di emergenza, da sottoporre ad una codifica uniforme sull'intero territorio nazionale, fatte salve successive integrazioni, sono i seguenti:  1) chiamata dell'utente alla centrale operativa "118";  2) risposta dell'operatore alla richiesta pervenuta, con particolare riguardo alla tipologia del mezzo di soccorso attivato;  3) intervento degli operatori del mezzo di soccorso;  4) esito dell'intervento di soccorso. Articolo 2 1. Il sistema di codifica per gli elementi di cui al precedente art. 1 e riportato nell'allegato 1 che forma parte integrante del presente decreto. 2. Le regioni definiscono le caratteristiche della modulistica da utilizzare per la trascrizione dei codici. Articolo 3 1.11 debito informativo delle centrali operative verso i vari livelli istituzionali e i flussi informativi ad esso connessi sono stabiliti con successivi decreti . Articolo  4 Il presente decreto sar� pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ed entrer� in vigore il trentesimo giorno dalla data della sua pubblicazione.  Roma, 15 maggio 1992 Il Ministro: DE LORENZO Allegato 1  SISTEMA Dl CODIFICA  1. Chiamata dell'utente 1.1  Elementi di identificazione della chiamata  a) codice di identificazione della centrale operativa Il codice della centrale operativa � costituito da 5 caratteri, di cui i primi tre identificano la regione, secondo il sistema di codifica in uso per le rilevazioni del Sistema Informativo Sanitario (D.M. 17/9/1986 in G.U. 15/10/1986, n. 240), il quarto e il quinto sono progressivi nell'ambito della regione.  b) numero della chiamata Il codice di chiamata � costituito da 10 caratteri, di cui i primi due identificano l'anno, dal terzo all'ottavo identificano l'evento, gli ultimi due, dopo la barra, identificano il numero dei soggetti colpiti dallo stesso evento  c) data e ora della chiamata Il codice � costituito da otto caratteri, dei quali i primi due identificano l ora, il terzo e il quarto i minuti, il quinto e il sesto il giorno, il settimo e l'ottavo il mese.  d) Luogo dove si � verificato l'evento Il codice � costituito da 36 caratteri dei quali i primi 34 identificano il Comune attraverso la trascrizione per esteso della sua denominazione, gli ultimi due identificano la Provincia di appartenenza del Comune attraverso la sigla automobilistica.  1.2. Elementi relativi alla identificazione della tipologia del luogo dove si � verificato l'evento  Il codice � costituito da uno solo dei seguenti caratteri: "S": strada. Si definiscono accaduti in strada tutti gli eventi localizzabili sulla viabilit� pubblica o privata o che comunque hanno avuto origine da essa;  "P": uffici ed esercizi pubblici. Si definiscono accaduti in uffici ed esercizi pubblici tutti gli eventi localizzabili in porzioni di edifici adibiti in prevalenza a uffici o attivit� commerciali (ad es. negozi, uffici postali, alberghi, pensioni);  "Y": impianti sportivi. Si definiscono accaduti in impianti sportivi tutti gli eventi localizzabili in strutture prevalentemente adibite ad attivit� sportive, (ad es. palestre);  "K": casa. Si definiscono accaduti in casa tutti gli eventi localizzabili in edifici prevalentemente adibiti ad abitazioni;  "L": impianti lavorativi. Si definiscono accaduti in impianti lavorativi tutti gli eventi localizzabili in sedi dove si effettuano in modo esclusivo e organizzato lavori opere (ad es. fabbriche, laboratori, cantieri);  "Q": scuole. Si definiscono accaduti in scuole tutti gli eventi localizzabili in sedi dove si effettuano prevalentemente attivit� prescolastiche o scolastiche organizzate per l'insegnamento di una o pi� discipline, (ad es. asili nido, scuole elementari, universit�);  "Z": altri luoghi. Si definiscono accaduti in altri luoghi tutti gli eventi localizzabili in ambienti diversi da quelli precedentemente definitivi.  1.3 Numero di persone coinvolte nell'evento Il codice � costituito da due caratteri numerici indicanti il numero delle persone coinvolte nell'evento segnalato attraverso la chiamata;  1.4 Ipotesi di patologia prevalente  Il codice � costituito da due caratteri. La patologia prevalente, dedotta a seguito della chiamata, � identificata da uno solo dei seguenti codici:  "C1": patologia di origine Traumatica;  "C2": patologia di origine Cardiocircolatoria;  "C3": patologia di origine Respiratoria;  "C4": patologia di origine Neurologica;  "C5": patologia di origine Psichiatrica;  "C6": patologia di origine Neoplastica;  "C7": Intossicazione:  "C8": Altra patologia;  "C9": Patologia non identificata:  "C0": Etilista.  2. Risposta dell'operatore  2.1 Definizione della criticit� dell'evento  Ai fini di una corretta codifica della definizione della criticit� dell'evento si specifica che per stabilire tale codice vanno parametrate le caratteristiche della chiamata con la risposta assistenziale teorica, ponendo attenzione al fatto che questo codice rappresenta la criticit� dell'evento e non la risposta effettivamente data.  Il codice � costituito da un carattere che pu� assumere uno solo dei seguenti valori:  "B": bianco, non critico. Si definisce non critico un servizio che con ragionevole certezza non ha necessit� di essere espletato in tempi brevi:  "V": verde, poco critico. Si definisce poco critico un intervento differibile;  "G": giallo, mediamente critico. Si definisce mediamente critico un inter vento indifferibile:  "R": rosso, molto critico. Si definisce molto critico un intervento di emergenza;  2.2. Giudizio di sintesi sull'evento  Il codice � composto di 4 caratteri dei quali il 1� identifica il tipo di luogo dove si � verificato l'evento, riportando il codice di cui al punto 1.2;  il 2� e il 3� identificano l'ipotesi di patologia prevalente, riportando il codice di cui al punto 1.4;  il 4� identifica la valutazione di criticit� dell'evento, riportando il codice di cui al punto 2.1. 2.3.  Intervento della centrale a) Attivazione del medico responsabile  Il codice � costituito da due caratteri e, se presente, assume il valore "D1" b) Attivazione delle competenze mediche di appoggio  Il codice � costituito da due caratteri e, se presente, assume il valore "D2".  c) Tipologia di intervento  Il codice � costituito da due caratteri che possono assumere uno so/o dei seguenti valori:  "E1" = consiglio telefonico di consultare il medico di base;  "E2" = attivazione guardia medica territoriale;  "E3" = invio mezzo di soccorso.  d) Identificazione mezzo di soccorso  Il codice � costituito da sei caratteri, identificanti il mezzo di soccorso attivato, dei quali il 1� e il 2� carattere identificano la provincia (sigla automobilistica), i caratteri da 3 al 6 identificano L'Ente di appartenenza del mezzo - per i mezzi appartenenti alla USL: 3� e 4� carattere corrispondono al numero della Unit� Sanitaria Locale proprietaria del mezzo (secondo codifica regionale); 5� e 6� carattere corrispondono al progressivo numerico del mezzo secondo l'assegnazione interna alla USL proprietaria del mezzo. Nei casi in cui il progressivo sia superiore a 99 si sostituir� al 5� carattere numerico un alfabetico seguito dal 6� carattere, che rester� numerico; - per i mezzi appartenenti alla C.R.I.: 3� carattere � "C"; 4�, 5� e 6� carattere corrispondono a quello assegnato dalla C.R.I. al mezzo - per i mezzi appartenenti ad ente diverso: 3� e 4� carattere sono alfabetici e contraddistinguono su base provinciale l'ente, l'associazione o il privato che ha la propriet� o l'usufrutto del mezzo; 5� e 6� carattere corrispondono al progressivo numerico del mezzo secondo l'assegnazione interna all'ente, all'associazione o al privato che ha la propriet� del mezzo; - per le eliambulanze: i caratteri dal 3� al 6� sono anch'essi alfabetici e corrispondono alla marca di immatricolazione assegnata all'aeromobile con il certificato di immatricolazione. Viene omessa la marca di nazionalit�.  e) Tipologia del mezzo di soccorso  Il codice � costituito da due caratteri che possono assumere uno solo dei seguenti valori:  "E4" = Mezzo appartenente alla USL  "E5" = Mezzo appartenente alla C.R.I.  "E6" = Mezzo appartenente ad ente diverso  "E7" = Eliambulanza  f) Ora di invio del mezzo di soccorso  Il codice � costituito da 4 caratteri dei quali il 1� e il 2� identificano l'ora, il 3� e il 4� carattere identificano i minuti;  3. Intervento degli operatori del mezzo di soccorso  a) ora di arrivo sul posto del mezzo di soccorso Il codice � costituito da 4 caratteri dei quali il 1� e il 2� carattere identificano l'ora, il 3� e il 4� carattere identificano i minuti;  b) sesso del paziente Il codice � costituito da un carattere che pu� assumere uno solo dei seguenti valori:  "M" = maschio  "F" = femmina  c) et� (anche apparente) del paziente Il codice � costituito da tre caratteri che possono assumere uno solo dei seguenti valori:  "H00" = 0-14 anni  "H15" = 15-60 anni  "H61" = 61-75  "H76" = > 75  d) valutazione sanitaria del paziente effettuata dal personale di soccorso giunto sul luogo dell'evento il codice � costituito da due caratteri che possono assumere uno solo dei seguenti valori:  "I0" = soggetto che non necessita di intervento  "I1" = soggetto affetto da forma morbosa di grado lieve  "I2" = soggetto affetto da forma morbosa grave  "I3" = soggetto con compromissione delle funzioni vitali  "I4" = deceduto  4. Esito dell'intervento  a) effettuazione dell'intervento Il codice � costituito da due caratteri che possono assumere uno solo dei seguenti valori:  "N1" = soccorso non effettuato  "N2" = soccorso effettuato in loco - non necessita ricovero  "N3" = soccorso seguito da trasporto per ricovero  b) destinazione del paziente Il codice � costituito da due caratteri che possono assumere uno solo dei seguenti valori:  "01" = paziente inviato al Pronto Soccorso pi� vicino  "02" = paziente inviato ad altro Pronto Soccorso  c) ora di arrivo del paziente in ospedale  Il codice � costituito da quattro caratteri dei quali il 1� e il 2� carattere identificano l'ora, il 3� e il 4� carattere identificano i minuti.  Fonte: Gazzetta Ufficiale n. 121 del 25/5/92, Serie GeneraleParole chiave: Legislazione shareShare on: ...�

 

Tutto � possibile in Italia (non solo a Napoli), morire di fame, vivere con 250 euro di pensione al mese e persino guadagnare tra i 150 e i 200 euro dormendo 12 ore. Con uno squallido, quanto ipocrita sistema, si sottraggono alle casse della regione Campania circa 13 milioni di euro l'anno. Come? Attraverso la politica, le pseudo-associazioni in favore della salute mentale corrotte e i sindacati tutti (la Cgil, poi, si distingue in questa vera e propria rapina), con la giustificazione demagogica e ammantata di ideologia di voler garantire alla cittadinanza un'assistenza psichiatrica sulle 24 ore (e ci� � molto lontano dalla realt� vera), nei fatti una pletora di personale resta nei servizi di salute mentale di notte per gestire le famose urgenze psichiatriche. Tutto in regola apparentemente, tranne il particolare che questo personale lavora poco pi� di un giorno in un mese, poco pi� di 12 giorni in un anno, ma viene pagato tutti i giorni del mese, 365 giorni l'anno. Ci sarebbe da chiedersi perch� di notte si lavora cos� poco e ci� nonostante si continua a far sostare persone pagate nei centri, per riposare 29 giorni al mese. Una semplice spiegazione (fra le tante) potrebbe essere che, come in tutto il resto d'Italia e dell'Europa tutta, i cittadini fanno prima a rivolgersi al 118, creato appunto per gestire tutte le urgenze, ivi comprese quelle psichiatriche. Nei fatti non c'� un medico, spesso nemmeno i farmaci, mai un posto letto n� mezzi di soccorso. Perch� allora tutto questo? Attendiamo risposte.      Parole chiave: Comunicati stampa shareShare on: ...�

 

Abbiamo ricevuto e pubblicato l'accesa critica di un infermiere di Napoli sulla questione annosa delle "reperibilit� sostitutive territoriali in urgenza" (che sono del tutto illegali e che molti confondono con quelle integrative ospedaliere), nonostante espressa, in certi passaggi, con termini offensivi (la si pu� leggere a questo link dove sono presenti altri commenti). Il Lab si batte anche per questo: che tutti esprimano le proprie idee. Non mettiamo in dubbio la buona fede del "critico": non ci permetteremmo mai, semplicemente perch� non lo conosciamo. Non abbiamo nemmeno molto tempo per stare a smontare punto per punto la critica un p� traballante e ci limitiamo per ora a questa cortese risposta.   Gentile signor Luigi, il Lab � aperto a tutti, ospita anche le critiche, anzi ben vengano, ma espresse civilmente! Si sta rivolgendo a persone che nemmeno conosce, eppure con tanta leggerezza spara a zero dicendo che "dovrebbero vergognarsi gli psichiatri". E di cosa? E quali psichiatri se � lecito chiederglielo? Dei 12 euro circa per 12 ore di reperibilit� (non 20) la maggior parte degli psichiatri non se ne importa un fico secco (e non perch� siano ricchi) anzi li regalano ai pazienti bisognosi tutti i giorni! Lei lo sa questo? Centinaia di telefonate per notte? Davvero? Ce lo dimostri perch� questa � nuova! Tabulati alla mano a nessuno risultano queste centinaia di telefonate per notte che nemmeno il 118 pu� vantare in tal numero! Siamo precisi per favore! E si rivolga ai suoi interlocutori anche duramente, ma non con termini offensivi, perch� proprio noi del Lab non abbiamo nulla di cui vergognarci, anzi! Lo dimostrano i nostri pazienti, i loro familiari, gli infermieri e tutti gli operatori con i quali lavoriamo tutti i giorni: possiamo anche sbagliare, ma ci mettiamo il cuore. E' davvero molto curioso, poi, pagare una pletora di personale che su 365 giorni l'anno ne lavora 15: questo scherzo costa "solo" 13 milioni di euro l'anno alla regione Campania (ma in Italia ci siamo abituati, questo � risaputo). Nessuno di noi come singolo (perch� nel pubblico le pi� grandi aberrazioni sembrano ammissibili) assumerebbe a tempo indeterminato 3 persone per 365 giorni all'anno per tenerle a dormire a casa propria 350 giorni, mentre ne lavorano soli 15 di giorni in un anno o perch� rispondono di tanto in tanto al telefono. Poi i soldi finiscono e invece si potrebbero dedicare ai pazienti e loro familiari con: borse lavoro, assistenza materiale, psicoterapia, riabilitazione, poter mangiare, ecc. ecc. ecc. In ogni caso grazie per aver espresso la sua idea perch� siamo persone che si battono anche per questo: affinch� tutti possano esprimersi (civilmente). La lasciamo con una frase di Eduardo e la salutiamo cordialmente:  'A calunnia? E chella �� un venticello�, dico vicin' a 'o viento: �Nun sciusci�? � Quann'ha fatt' 'a sfucata vene 'o bello, allor' accuminciamm' a raggiun�.       Fonte: http://www.labsalutementale.org/Parole chiave: Attualit� shareShare on: ...�


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