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L'Asl Napoli 1 vorrebbe chiudere il reparto di psichiatria del Monaldi, a causa della carenza di personale nel Dipartimento di Salute Mentale di Napoli. Restano incomprensibili i motivi di una decisione scellerata e assurda che tenta inutilmente di risolvere il problema della carenza di personale in altri Spdc e Csm (resa pi� grave dalle imminenti ferie) con la chiusura del Spdc del Monaldi, "spalmando" cos� il personale in altri Spdc. E' curioso, infatti, come, anzich� tagliare gli enormi sprechi generati dalla pletora di personale che dorme nei centri di salute mentale, si taglino i posti letto ospedalieri, al fine di recuperare personale, nel vano e inutile tentativo di chiudere un pozzo senza fondo. E tutto ci� in aperta violazione sia del Piano Ospedaliero della regione Campania (decreto n. 49 pubblicato sul BURC del 29 settembre 2010) che prevede il SPDC con 8 posti letto nel Monaldi e fa obbligo alla ASL di stipulare la ormai famosa convenzione che regoli le forniture di farmaci e manutenzione del reparto, sia del Piano Sanitario regionale 2011 - 2012 (BURC del 27 maggio 2011) che riorganizza l'assistenza psichiatrica mediante un potenziamento degli SPDC esistenti, lo svolgimento da parte del 118 dell'urgenza psichiatrica, s� da ottenere una contrazione della spesa ed una riallocazione di risorse in aree carenti. Per quanti sforzi si possano fare non si riesce a cogliere una logica. Dunque non si possono che fare ipotesi: la violenza delle caste sindacali e politiche che proteggono gli interessi di alcuni, o lotte di potere. Di tutto questo ne fanno le spese sempre i soliti pazienti, i lavoratori onesti, i cittadini tutti costretti a sostenere tali scellerati sprechi economici. Ma vediamo la storia del reparto di psichiatria del Monaldi che da quattro anni a questa parte, ogni mese circa, si vede piombare addosso la minaccia di chiusura per i pi� svariati motivi. (continua)
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