La pasta: un pilastro della dieta mediterranea

Giugno 2016
    
Ecco il nuovo numero di The Truth About Pasta, la newsletter dell' International Pasta Organization . Ogni rubrica tratta un argomento diverso, ma ognuno è finalizzato a ristabilire "la verità sulla pasta". E la verità è che la pasta fa bene alla salute, è sostenibile, pratica, gustosa, accessibile, non fa ingrassare, e ha tante altre qualità. Non perdetevi quindi l'appuntamento con i prossimi numeri, ricchi di nuovi argomenti e informazioni.
  

La pasta è nata nel Mediterraneo e occupa infatti il posto d'onore nella rinomata dieta mediterranea, un regime alimentare apprezzato a livello internazionale che prevede frutta, verdura, cereali, legumi, olio di oliva, pesce, vino rosso e formaggi tradizionali. Le ricerche sugli effetti benefici della dieta mediterranea ebbero inizio con Ancel Keys nella metà del secolo scorso, e continuano tuttora con studi clinici, come il PREDIMED , e analisi antropologiche, tra cui il progetto Blue Zones . Da secoli, le famiglie del Mediterraneo si rinfrancano con pasti freschi e saporiti, in cui la pasta è insostituibile.
 


In Pasta: storia e cultura di un cibo universale gli storici Silvano Serventi e Françoise Sabban dichiarano che "la pasta, specialmente quella secca, è l'alimento base degli Italiani, ed è senza dubbio il fondamento della cultura culinaria del Paese, superando in questo perfino il radicato regionalismo dello Stivale." Anche al di fuori dell'Italia le specialità mediterranee, tra cui le salutari pietanze a base di pasta, sono un elemento fondamentale della deliziosa e nutriente dieta mediterranea, condite per esempio con pomodori e spezie spagnole, oppure con olive greche e feta.

La parola agli esperti
 
In un' intervista con Oldways il giornalista americano ed esperto di sistemi alimentari Michael Pollan afferma che "la dieta mediterranea è perfettamente coerente con la regola 'mangia cibo vero, non troppo, che sia preferibilmente di origine vegetale". Quello della dieta mediterranea è cibo vero perché si tratta di animali, ma soprattutto piante, che le persone mangiano da molto tempo."

Infatti, i nutrizionisti consigliano spesso la dieta mediterranea ai pazienti che hanno problemi di peso o con rischio cardiovascolare. Il motivo è semplice: decenni di ricerca confermano già ora i benefici della dieta mediterranea, e nuovi ed interessanti studi continuano a essere pubblicati. Da un
recente studio pubblicato questo mese risulta che, dei quasi 4000 soggetti adulti monitorati per cinque anni, quelli che seguivano la dieta mediterranea hanno perso molto più peso rispetto a quelli che seguivano una dieta povera di grassi. Analogamente, uno studio dello scorso aprile su un campione di oltre 15.000 soggetti adulti provenienti da 39 Paesi, ha dimostrato che all'aumento di 1 punto nel punteggio della dieta mediterranea corrispondeva una diminuzione tra il 7 e il 10% del rischio di problemi cardiaci gravi (come infarti e ictus mortali).

La pasta ha certamente un ruolo di prim'ordine nella deliziosa e nutriente cucina mediterranea. Infatti, una nuova ricerca del
  British Medical Journal collega la pasta, ma anche il pane integrale e quello nero e i cereali integrali e interi, a un minore rischio di mortalità generale. Ciò che distingue la pasta dagli altri cibi a base di cereali è, in parte, la sua struttura unica. In un articolo del The Atlantic il Dr. Furio Brighenti spiega che "la struttura dei vari cibi incide sulla trasformazione degli amidi in zuccheri", come da lui stesso constatato grazie all'analisi di diversi tipi di pasta. "Anche se sono fatti delle stesse cose, noi assorbiamo i cibi in modi diversi." Forse quindi non c'è da stupirsi se, secondo un altro studio condotto su 10.000 adulti americani, chi mangia la pasta assume molte più fibre (circa 2 grammi al giorno) rispetto a coloro che la evitano. I vari tipi di pasta e i cereali cotti (a esclusione degli pseudocereali [AB1]  ) inoltre, migliorano significativamente la qualità della dieta.  



Sapevate che...

Non fu Marco Polo a portare la pasta nel Mediterraneo in seguito al suo viaggio in Cina, ma anzi i popoli dell'Europa del Sud conoscevano questo cibo fin dal Medioevo. Questa credenza si è diffusa grazie al film del 1938 con Gary Cooper "Le avventure di Marco Polo", che proponeva una versione romanzata dei fatti storici, mostrando l'introduzione degli spaghetti in Italia attorno al 1300. Al contrario, la pasta risale alle antiche civiltà Etrusche. I nostri antenati facevano la pasta macinando diversi tipi di cereali e aggiungendo acqua: la cottura trasformava poi l'impasto in un alimento gustoso e nutriente. I tipici spaghetti italiani, quelli di grano duro, erano prodotti in Sicilia già due secoli prima che Marco Polo facesse rientro dalla Cina.



La ricetta del mese 


Penne rinfrescanti ai pomodori secchi
Le paste più appetitose sono anche le più semplici. Per questa ricetta non serve tenere sul fuoco due pentole, perché le verdure cuociono e il formaggio fonde semplicemente con il calore della pasta appena scolata.

Ingredienti
350 grammi di penne, preferibilmente integrali
Circa 50 grammi di pomodori secchi sminuzzati
Circa 50 grammi di peperone rosso tagliato finemente
4 generose manciate (circa 120 grammi) di foglioline di spinaci
2 spicchi di aglio fresco tritato
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
120 grammi di Parmigiano Reggiano grattugiato
Sale e pepe nero macinato al momento per insaporire
 
Preparazione
  1. Cuocere la pasta in acqua salata seguendo le indicazioni della confezione.
     
  2. In un recipiente capiente unire ai pomodori secchi, i peperoni, gli spinaci, l'aglio e l'olio di oliva.
     
  3. Scolare la pasta, versarla nel recipiente con gli altri ingredienti e mescolare. Aggiungere metà del Parmigiano-Reggiano e mescolare nuovamente. Guarnire con il Parmigiano Reggiano rimasto.

Valori nutrizionali:
A porzione: Calorie: 540; Grassi Totali: 16 g; di cui saturi: 5 g; Sodio: 500 mg;
Carboidrati: 79 g; Fibre: 6 g; Proteine: 21 g;

Ingredienti per 4 persone

Ricetta per gentile concessione di Oldways.


Video del mese  

In questa l ezione interattiva di TED-Ed Original Mia Nacamulli ci insegna
a capire quali cibi sono effettivamente sani, e a non cadere nei tranelli delle
pubblicità che promettono soluzioni rapide.










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